Alla vigilia del tavolo con il Governo per il rinnovo del contratto per il pubblico impiego, scaduto da sette anni, è la legge 107 della riforma de ‘La buona scuola’, la questione al centro della riunione dell’esecutivo nazionale della Uil, che si è incontrato oggi a Trento.
A parlarne è stato il segretario nazionale Giuseppe Turi affiancato dal segretario provinciale della Uil del Trentino, Pietro Di Fiore. “La legge 107 riduce l’autonomia, la libertà d’insegnamento, condiziona tutto l’aspetto della didattica: è una legge negativa – ha affermato Turi – non per gli addetti ai lavori, ma per i ragazzi che si rivolgono alla scuola pubblica.
Proponiamo – ha aggiunto – di continuare l’avversione alla riforma e ci preoccupiamo che ci sia un certo silenzio dalla parte accademica perché stiamo parlando di valori costituzionali”.
Per Turi poi “la recente finanziaria presenta elementi positivi e mi auguro che le luci siano maggiori delle ombre ma dobbiamo vedere meglio il testo”.
Proponiamo – ha aggiunto – di continuare l’avversione alla riforma e ci preoccupiamo che ci sia un certo silenzio dalla parte accademica perché stiamo parlando di valori costituzionali”.
Per Turi poi “la recente finanziaria presenta elementi positivi e mi auguro che le luci siano maggiori delle ombre ma dobbiamo vedere meglio il testo”.
Fonte OrizzonteScuola
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